Vangelo domenica 27 novembre / Il tempo d’Avvento esorta alla preghiera e all’operosità del cuore

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Gesù con lampada

Canto al Vangelo  domenica 27 novembre ( Sal 84,8 )

Alleluia, alleluia. Mostraci, Signore, la tua misericordia e donaci la tua salvezza. Alleluia

Vangelo domenica 27 novembre ( Mt 24,37 – 44 )

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Come furono i giorni di Noè, così sarà la venuta del Figlio dell’uomo. Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio mangiavano e bevevano, prendevano moglie e prendevano marito, fino al giorno in cui Noè entrò nell’arca, e non si accorsero di nulla finché venne il diluvio e travolse tutti: così sarà anche la venuta del Figlio dell’uomo. Allora due uomini saranno nel campo: uno verrà portato via e l’altro lasciato. Due donne macineranno alla mola: una verrà portata via e l’altra lasciata.
Vegliate dunque, perché non sapete in quale giorno il Signore vostro verrà. Cercate di capire questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe scassinare la casa. Perciò anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo». Parola del Signore.Gesù con lampada accesa

Riflessione sul vangelo di domenica 27 novembre

La Liturgia di questa prima Domenica del Tempo di Avvento, presenta il brano del vangelo di Matteo in cui Gesù parla ai suoi discepoli esortandoli a vegliare e a non assopirsi nella vita di sequela.

L’Avvento è il tempo liturgico che ci prepara al Natale, invitandoci ad alzare lo sguardo e ad aprire il cuore per accogliere Gesù.
Il Tempo di Avvento ci esorta a ridestarci dall’indifferenza e dalla tiepidezza nella vita spirituale  e ad  essere desti con la preghiera e operosi nella carità.
Il Natale ci ricorda il mistero dell’Incarnazione di Gesù che si è fatto uomo per essere il Dio con noi, per camminare con noi e non lasciarci mai soli.

Il Tempo di Avvento ci educa all’attesa nella vita cristiana, ad essere cioè tesi verso l’amore di Gesù Cristo, orientando la nostra vita verso Gesù, unico fine e senso del nostro vivere.
Il Tempo di Avvento dunque, deve condurci a convertire la nostra vita per poter accogliere con amore la venuta di Gesù nel nostro cuore, come esorta san Paolo nella seconda lettura di questa prima Domenica di Avvento: “ Perciò gettiamo via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Comportiamoci onestamente, come in pieno giorno: non in mezzo a orge e ad ubriachezze, non fra lussurie e impurità, non i litigi e gelosie. Rivestitevi invece del Signore Gesù Cristo”.

Letizia Franzone

 

 

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