Vangelo domenica 29 ottobre / Vivere l’amore di Dio amando il prossimo

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il primo comandamento

Canto al Vangelo domenica 29 ottobre ( Gv 14,23 )

Alleluia, alleluia. Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e  il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui. Alleluia

Vangelo domenica 29 ottobre ( Mt 22,34 – 40 )

In quel tempo, i farisei, avendo udito che Gesù aveva chiuso la bocca ai sadducèi, si riunirono insieme e uno di loro, un dottore della Legge, lo interrogò per metterlo alla prova: «Maestro, nella Legge, qual è il grande comandamento?». Gli rispose: «”Amerai il Signore tuo Dio con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti».
Parola del Signore.

 Riflessione sul vangelo di domenica 29 ottobre

La Liturgia di questa Domenica, presenta il brano del vangelo di Matteo nel racconto di Gesù che viene interrogato dai farisei per metterlo alla prova.
Il brano si apre con l’immagine di Gesù che risponde alla domanda dei farisei riguardo a quale fosse nella Legge, il comandamento più importante.Vangelo domenica Gesù e il primo comandamento

A tale domanda Gesù risponde: “Amerai il Signore tuo Dio, con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta la tua mente”. Questo è il grande e primo comandamento. Il secondo poi è simile a quello: “Amerai il tuo prossimo come te stesso”. Da questi due comandamenti dipendono tutta la Legge e i Profeti.

La risposta di Gesù riprende ed unisce i due precetti fondamentali che Dio ha dato al suo popolo mediante Mosè. Con questa risposta Gesù stabilisce i due cardini fondamentali per i credenti di ogni tempo.

Il primo cardine stabilisce che la vita morale e religiosa non deve ridursi ad una sterile ed ansiosa osservanza dei precetti ma deve essere vissuta nell’amore di Dio. Amare Dio con tutto il cuore, con tutta l’anima e la mente.
Il secondo cardine indica che l’amore deve tendere verso Dio e verso il prossimo.

Questa è una delle principali novità dell’insegnamento di Gesù che ci fa comprendere che non è vero amore verso Dio, quello che non si esprime verso il prossimo, e non è vero amore verso il prossimo, quello che non attinge dalla relazione con Dio.

La Vita cristiana, dunque, deve necessariamente essere alimentata dalla preghiera e nutrita dalla SS. Eucarestia e dall’ascolto della Parola di Dio per poter vivere costantemente nell’amore di Dio e donarlo ai fratelli.

Vivendo costantemente nella relazione con Dio, il cristiano sperimenterà quella pace e quella forza che solo Dio può donare al cuore. Come il Salmista biblico prega nel Salmo Responsoriale di questa domenica: “Ti amo, Signore, mia forza, Signore, mia roccia, mia fortezza, mio liberatore. Mio DIO, mia rupe in cui mi rifugio; mio scudo, mia potente salvezza e mio baluardo”.
E nel Canto Alleluiatico: “ Se uno mi ama, osserverà la mia parola, dice il Signore, e il Padre mio lo amerà e noi verremo a lui”.

Letizia Franzone

 

 

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