Canto al Vangelo domenica 6 agosto ( Mt 17,5 c )
Alleluia, alleluia. Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo. Alleluia
Vangelo domenica 6 agosto ( Mt 17,1 – 9 )
In quel tempo, Gesù prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello e li condusse in disparte, su un alto monte. E fu trasfigurato davanti a loro: il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Ed ecco apparvero loro Mosè ed Elia, che conversavano con lui.
Prendendo la parola, Pietro disse a Gesù: «Signore, è bello per noi essere qui! Se vuoi, farò qui tre capanne, una per te, una per Mosè e una per Elia». Egli stava ancora parlando, quando una nube luminosa li coprì con la sua ombra. Ed ecco una voce dalla nube che diceva: «Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo».
All’udire ciò, i discepoli caddero con la faccia a terra e furono presi da grande timore. Ma Gesù si avvicinò, li toccò e disse: «Alzatevi e non temete». Alzando gli occhi non videro nessuno, se non Gesù solo.
Mentre scendevano dal monte, Gesù ordinò loro: «Non parlate a nessuno di questa visione, prima che il Figlio dell’uomo non sia risorto dai morti». Parola del Signore.
Riflessione sul vangelo di domenica 6 agosto
La Liturgia di questa Domenica, presenta il brano del vangelo di Matteo nel racconto della Trasfigurazione di Gesù sul monte Tabor.
Il brano si apre con l’immagine di Gesù che prende con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e li conduce in disparte su un alto monte dove si trasfigura davanti a loro.
Gesù prende con sé questi tre discepoli, li conduce in disparte su un alto monte dove rivela loro la sua gloria di Figlio di Dio: l’Amato.
E’ significativo rilevare questa puntuale descrizione fatta da Matteo per far comprendere al lettore che solo nello stare con Gesù, in disparte, si può entrare nell’intima relazione e conoscenza di Dio.
Stare con Gesù nella preghiera, cibandosi dell’ Eucarestia, in ascolto costante della sua Parola, mettendosi in disparte, lontano cioè dal caos, dalla frenesia delle distrazioni mondane per entrare un po’ nell’intimo dialogo di amore con Gesù. Tutto questo è vitale nella vita del cristiano.
E quando si sta con Gesù nella bellezza del silenzio in ascolto della sua Parola, si prova la gioia ed insieme il timore di fronte alla grandezza del suo amore. E si desidera fissare la propria dimora in compagnia di Gesù, come quei tre discepoli sul monte: “Signore, è bello per noi essere qui!”.
Ma dopo essersi riempiti dell’amore di Gesù, si è invitati da Gesù a scendere a valle per andare a portare ai fratelli la bellezza del suo amore, annunciando la Parola di Dio.
Nella vita cristiana è essenziale ritagliare dentro il proprio quotidiano, un tempo per andare in disparte per stare con Gesù, per essere trasfigurati dal suo amore.
E’ fondamentale nella vita cristiana, mettersi in attento e silenzioso ascolto della Parola di Dio, affinchè la propria vita diventi sempre più conforme all’amore di Dio, divenendo nel mondo autentici ed appassionati testimoni e annunciatori del Vangelo. Ascoltare Gesù è vitale per l’uomo. Come ci esorta a fare il Canto Alleluiatico di questa domenica, invitandoci ad ascoltare Gesù, il Figlio amato. “Questi è il Figlio mio, l’amato: in lui ho posto il mio compiacimento. Ascoltatelo”.
Letizia Franzone