Vangelo domenica 7 aprile / Credere per fede avvicina a Dio

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Gesù e san Tommaso

Canto al Vangelo domenica 7 aprile ( Gv 20,29 )

Alleluia, alleluia. Perché mi hai veduto, Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto! Alleluia

Vangelo domenica 7 aprile ( Gv 20,19 – 31 )

La sera di quel giorno, il primo della settimana, mentre erano chiuse le porte del luogo dove si trovavano i discepoli per timore dei Giudei, venne Gesù, stette in mezzo e disse loro: «Pace a voi!». Detto questo, mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.
Gesù disse loro di nuovo: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, anche io mando voi». Detto questo, soffiò e disse loro: «Ricevete lo Spirito Santo. A coloro a cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro a cui non perdonerete, non saranno perdonati».
Tommaso, uno dei Dodici, chiamato Dìdimo, non era con loro quando venne Gesù. Gli dicevano gli altri discepoli: «Abbiamo visto il Signore!». Ma egli disse loro: «Se non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi e non metto il mio dito nel segno dei chiodi e non metto la mia mano nel suo fianco, io non credo».
Otto giorni dopo i discepoli erano di nuovo in casa e c’era con loro anche Tommaso. Venne Gesù, a porte chiuse, stette in mezzo e disse: «Pace a voi!». Poi disse a Tommaso: «Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!». Gli rispose Tommaso: «Mio Signore e mio Dio!». Gesù gli disse: «Perché mi hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto!».
Gesù, in presenza dei suoi discepoli, fece molti altri segni che non sono stati scritti in questo libro. Ma questi sono stati scritti perché crediate che Gesù è il Cristo, il Figlio di Dio, e perché, credendo, abbiate la vita nel suo nome.
Parola del SignoreGesù e san Tommaso

Riflessione sul vangelo di domenica 7 aprile

La Liturgia di questa seconda Domenica di Pasqua, nella festa della Divina Misericordia, presenta il brano del vangelo di Giovanni nel racconto delle apparizioni di Gesù Risorto ai discepoli.

Il brano si apre con l’immagine di Gesù Risorto che entra a porte chiuse nel luogo in cui si trovavano rinchiusi i discepoli per timore dei Giudei. Gesù entra dicendo ai suoi discepoli impauriti: “ Pace a voi!”. E detto questo Gesù mostrò loro le mani e il fianco. E i discepoli gioirono al vedere il Signore.

Queste iniziali frasi del brano, ci fanno comprendere che anche nei momenti di sconforto, di paura, di incomprensione, Gesù entra nel nostro cuore barricato, mostrandoci i segni del suo amore e donandoci la sua pace e la sua gioia.  E di fronte al Risorto il cuore dell’uomo ritrova la pace e la gioia, come accadde a quei discepoli rinchiusi per timore dei Giudei.

Dopo che Gesù mostrò ai discepoli le sue mani e il suo fianco, disse loro: “Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, così io mando voi! Detto questo, soffiò e disse loro: “Ricevete lo Spirito Santo. A coloro cui perdonerete i peccati, saranno perdonati; a coloro cui non perdonerete, non saranno perdonati”. Gesù in questo contesto istituisce il Sacramento della Confessione, sacramento per eccellenza nel quale Gesù rivela la sua infinita misericordia, perdonando sempre coloro che a Dio fanno ritorno.

Nel brano si legge ancora che otto giorni dopo, con i discepoli vi era anche Tommaso il quale non aveva creduto al racconto dei discepoli sul fatto che avevano visto il Risorto.

Gesù entra nuovamente a porte chiuse, stette in mezzo e disse: “Pace a voi!”.  Poi, rivolgendosi a Tommaso disse: “Metti qui il tuo dito e guarda le mie mani; tendi la tua mano e mettila nel mio fianco; e non essere incredulo, ma credente!”.

Gesù Risorto rivela a Tommaso il suo infinito amore attraverso le sue piaghe, le sue ferite nel segno dei chiodi. E Tommaso trova la prova decisiva che è amato, capito e che era atteso.

Si trova di fronte Gesù pieno di tenerezza e di misericordia. Tommaso, nella profondità del suo cuore, cercava questo Gesù che adesso ha di fronte. Nel contatto con le piaghe e le ferite dell’Amore Crocifisso, Tommaso ritrova l’amore misericordioso di Gesù.
Tommaso comprende pienamente il significato della Resurrezione e intimamente trasformato, dichiara la sua fede piena e totale in Gesù, dicendo: “Mio Signore e mio Dio!”.

La vita cristiana deve essere continuamente toccata dall’amore di Gesù, affinchè il cristiano possa diventare testimone e annunciatore della Misericordia infinita di Dio. Come ricorda il Salmista biblico nel Salmo Responsoriale di questa Domenica: “Rendete grazie al Signore perché è buono:il suo amore è per sempre”.

Letizia Franzone