È stata messa in scena domenica quattordici aprile in piazza San Pietro, a Riposto, la suggestiva rappresentazione vivente “Le ultime ore del Cristo”, recital presentato dai giovani della parrocchia San Pietro retta da don Agostino Russo.
La manifestazione, giunta quest’anno alla trentesima edizione, si è confermata come uno degli eventi più emozionanti e attesi della “Settimana Santa” nella zona Ionico- etnea.
Il Recital ha visto sfilare circa cento personaggi tra attori e comparse in costumi dell’epoca, lungo il Corso Italia partendo dalla chiesa dell’Addolorata sino a piazza San Pietro, coinvolgendo anche un cospicuo numero di partecipanti provenienti da altre parrocchie ripostesi e frazioni limitrofe. Dall’ingresso del Cristo a Gerusalemme, all’ultima cena con gli apostoli, il processo religioso presso il Sinedrio, il pretorio con i soldati romani e Ponzio Pilato, la Corte di Erode, fino alla scena della crocifissione e risurrezione, il pubblico ha potuto seguire dettagliatamente la rappresentazione.
Tra i “veterani del Recital” Cosimo Patanè, che interpreta il sommo sacerdote Caifa.
Cosa rappresenta per te il Recital, e che stato d’animo provi nell’interpretare il tuo personaggio – gli abbiamo chiesto.
” Il Recital per me rappresenta un evento importante in quanto rivivendo la Passione di Gesù riviviamo il grande mistero Pasquale su cui è incentrata la nostra fede . È difficile spiegare lo stato d’animo che si prova nell’interpretare Caifa , sommo sacerdote del tempo. Vuoi o non vuoi – continua Patanè – è un personaggio che ha contribuito, indubbiamente, alla morte di Gesù, anche se la decisione immagino sia stata condizionata da gran parte degli anziani del popolo e secondo me va vista e contestualizzata nel periodo storico -politico della Giudea di quel tempo. Chi di noi, al suo posto, temendo di perdere il proprio potere all’interno della “casta “dei sadducei, avrebbe riconosciuto in questo Gesù, il.figlio di Dio? Gli sarebbe crollato il mondo addosso perché gli sarebbe venuto a mancare il potere supremo sulla nazione ebraica. Uno stato d’animo, dunque, molto “ambiguo” da cattolico”.
“Nonostante io sia il componente più anziano tra i figuranti, il Cireneo, -racconta Angelo Spina – ogni anno interpreto la figura dell’uomo che aiutò il buon Gesù, sfinito, a portare la croce.
Con questo Recital, diamo testimonianza della nostra fede, lasciando un messaggio educativo, soprattutto ai bambini e ai giovani, affinché possano vivere al meglio la Settimana Santa”.
“Questa per me è la 28ma volta – dice Massimo Velini- che partecipo alle realizzazione del Recital. Ho iniziato interpretando uno dei dodici apostoli per due anni, per poi cambiare radicalmente parte e recitare il ruolo di legionario romano. Da due anni a questa parte, interpreto il centurione romano che, di fronte allo spasimo di Gesù, per i fatti successi sul Golgota, non può che riconoscere l’uomo sulla croce come figlio di Dio”.
Ecco i nomi degli attori principali: Gaetano Venuto (Gesù), Nancy Grasso (Maria),Cosimo Patanè (Caifa), Antonino Di Mauro ( Anna,sacerdote anziano), Leonardo Anzalone (Nicodemo), Salvatore Emanuele (Giuseppe D’Arimatea), Carmelo Buscema e Jhonny Cantarella (sacerdoti),Orazio Quattrochi (Pietro), Daniele Anzalone (Giovanni), Leonardo Auditore (Giuda), Sebastiano Scalone (Pilato),Giambattista Galeano (Erode), Angelo Spina ( Cireneo), Luana Ragusa (Veronica), Maria Concetta Intelisano (Maria di Cleofa), Annalisa Giuffrida (Maddalena), Biagio Barbarino (Quintilio), Massimo Velini (Centurione), Luca Virgitto (Barabba), Alessio e Fabio Quattrocchi (ladroni). A curare la regia è stato Giovanni Vasta.
Nino Di Mauro