In un continuo proliferare di offerte, può essere utile una guida pratica alla sicurezza nei videogiochi, scorrendo i sistemi più comuni per garantire un’utenza a prova di bambino. Concentriamoci in particolare su prodotti multigiocatore online gratuiti: sono di facile reperibilità e sono probabilmente i più diffusi tra i giovanissimi. Le impostazioni che verranno descritte comprendono: raccolta di dati per conto di terzi, lista dei blocchi, impostazioni di chat vocale e testuale e privacy. La corretta gestione di queste opzioni permette di creare un ambiente di gioco più sicuro e adatto ai bambini. Da non sottovalutare anche il metodo di classificazione PEGI (Pan European Game Information), che fornisce immediate descrizioni simboliche sull’età consigliata per l’acquisto e i contenuti specifici del gioco.
C’è da tenere a mente che i giochi multiplayer online gratuiti sono trattati come dei servizi e richiedono l’accettazione di un contratto. Per giocare, infatti, bisogna sempre accettare un regolamento chiamato EULA (End-User License Agreement) che definisce i termini entro i quali è possibile far uso del software. Per questo motivo le parole “prodotto” e “servizio” verranno usate in maniera indistinta dal termine “videogioco”.
Sicurezza / Chat e sistemi di messaggistica
Esistono due differenti sistemi di comunicazione verbale nei videogiochi: chat testuale e vocale. La chat testuale è presente nella maggior parte dei titoli multiplayer e singleplayer dotati di funzioni cooperative. In essa un utente può scrivere ciò che vuole, usare emoticon, simboli e inserire link. Le opzioni da rivedere immediatamente sono: il filtro per le oscenità e le funzioni di blocco. La prima ha lo scopo di mascherare il linguaggio scurrile modificando le parole o nascondendole del tutto. Alcuni prodotti permettono anche di aggiungere specifiche parole al filtro per personalizzare il sistema. Le funzioni di blocco invece permettono di bloccare tutti i messaggi provenienti da individui selezionati: sarà come se non stessero affatto scrivendo. Raramente, alcuni giochi permettono di eliminare ogni funzione di chat testuale.
In secondo luogo, bisogna analizzare i sistemi di chat vocale. Ovviamente, l’accesso a degli altoparlanti o cuffie con microfono è essenziale al funzionamento della messaggistica vocale. Il metodo migliore per eliminare in ogni sua forma l’audio degli utenti è quindi quello di non collegare tali periferiche al computer. Non si tratta di una scelta comoda, dato che tutti i giochi usano il suono per informare il giocatore degli eventi in una partita. Come nei messaggi testuali però è possibile bloccare l’audio in arrivo da una singola persona o da un intero gruppo. La chat vocale non è considerata essenziale nella maggior parte dei prodotti videoludici e sarà possibile gestire il flusso di tali messaggi in maniera più restrittiva rispetto alla chat testuale.
Sicurezza videogiochi / Blocco utenti, segnalazioni e ban
Bloccare singoli giocatori dalle chat dei nostri videogiochi è solo l’inizio di questa guida alla sicurezza. Alcuni prodotti dispongono di strumenti avanzati per evitare che utenti ostili interagiscano con noi. Infatti, le chat sono funzioni attive quasi soltanto durante lo svolgimento di una partita. Al di fuori di esse, quando si navigano i menù nelle schermate principali, è possibile usare sistemi di messaggistica privata tra due persone. Oppure si può entrare a far parte di un gruppo: un gruppo è un insieme di persone che possono comunicare fra loro in stanze vituali separate dal resto della comunità attiva in quel momento. Sono strumenti sicuri per interagire con giocatori fidati, dopotutto solo gli amministratori possono decidere chi può entrare in uno specifico gruppo.
Succede però che qualcuno possa abusare degli inviti alla partecipazione in queste stanze, creando fastidioso spam, messaggi privati che si accumulano e causando l’apparire incessante di notifiche. È possibile però risalire all’autore di tali azioni e prendere provvedimenti, bloccando le interazioni da parte di quello specifico utente per esempio. Se però tali azioni dovessero ostacolare il normale e fluido utilizzo del programma si può ricorrere alle segnalazioni. È uno strumento più radicale che permette di fare rapporto agli amministratori e ai moderatori della comunità virtuale. Quando un utente riceve molteplici e valide segnalazioni è prevista una sorta di azione disciplinare, bandendolo da tutti i servizi per un periodo di tempo finito. Nei casi più gravi viene invece sospeso l’account, di fatto impedendo l’utilizzo del servizio.
Sicurezza videogiochi / Privacy e raccolta dati
Il già citato EULA definisce quali sono i comportamenti accettabili e le possibili conseguenze per il mancato rispetto delle regole. Definisce però anche quali e quanti dati personali vengono raccolti dalle corporazioni che forniscono l’accesso ai loro servizi. È difficile sottrarsi assolutamente da questo tipo di pratica, è però possibile esercitare su essa un certo grado di controllo. Prima di tutto, alcuni dati sono obbligatori e, per contratto, l’accesso al servizio ne richiede la raccolta. Per evitarlo l’unica soluzione sarebbe non scaricare quindi non giocare il prodotto. Le informazioni facoltative sono invece più facili da gestire, l’utente è libero di scegliere se fornire o meno il consenso al loro rilascio. Le opzioni di privacy e raccolta dati non si trovano sempre nello stesso posto.
La voce potrebbe apparire indistintamente tra le opzioni di gioco o in una sezione dedicata. Si suggerisce di sottrarsi sempre alla raccolta di dati per conto di terzi e di pianificare con accuratezza quali dati debbano essere disponibili alla raccolta, specialmente se sono dei minori a usare il gioco. Sarebbe bene specificare che questo andrebbe fatto per ogni singolo gioco che richiede una connessione a internet. In conclusione, parti di questa guida possono essere adattate anche alle applicazioni che si trovano negli smartphone personali, specialmente le opzioni di privacy. Informatevi pure tramite la nostra guida ai generi e testate direttamente i videogiochi seguendo questa guida alla sicurezza. A lungo termine questi pochi principi possono veramente fare la differenza nella creazione di una ambiente di gioco sicuro e a prova di bambino.
Simone Corsaro