Vinitaly / A Verona la Sicilia al centro del panorama internazionale

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Si è aperto il Vinitaly 2019 con una Sicilia in splendida forma, presente con 147 aziende nel tradizionale padiglione 2 su una superficie di tremila metri quadrati. 

Sala gremita durante la conferenza stampa con il presidente della Regione Nello Musumeci che manifesta la sua grande soddisfazione: “Mille i problemi ancora da affrontare, molti dei quali ereditati, ma c’è grande soddisfazione per la Sicilia della viticoltura che nel panorama vinicolo internazionale occupa un ruolo da principessa – ha affermato – abbiamo la maggiore estensione vitivinicola, con oltre 97 mila ettari. I vini siciliani oggi sono presenti nei migliori ristoranti del mondo. E abbiamo fatto passi da gigante dai tempi della “quantità”.

Ma il merito va riconosciuto agli imprenditori che sanno essere tenaci e perseveranti. Lavorando sodo hanno saputo mirare ad un mercato di nicchia e il vino siciliano è diventato un’emozione grazie a loro.

Il nostro compito è quello di dialogare con loro per supportarli e sostenerli. Tra i miei obiettivi c’è quello di migliorare la viabilità per superare quei limiti logistici che tanto ostacolano lo sviluppo imprenditoriale agricolo. Così come l’obiettivo di esser puntuali nelle graduatorie dei bandi europei. Di recente abbiamo pubblicato un bando sull’internazionalizzazione e abbiamo ricevuto 311 domande da parte delle aziende. Dobbiamo fare rete-istituzioni, imprese, operatori di settore e nello spazio di qualche anno usciremo fuori dal pantano nel quale da troppo tempo la mia, la nostra isola, si trova. Non ci rassegniamo, siamo noi a dover disegnare il nostro futuro”.

Al fianco di Musumeci anche l’assessore all’agricoltura Edy Bandiera e l’assessore al turismo Sandro Pappalardo, a dimostrazione del fatto che lo sviluppo della Sicilia deve passare, oggi più che mai, dall’unione di due punti forti della regione: agricoltura, vino e turismo.

“I dati ci informano del fatto che la Sicilia sia meta sempre più ambita e desiderata dal punto di vista turistico – dice Pappalardo – e che un nuovo parametro fondamentale sia l’enoturismo. Si sta affermando un turismo esperienziale che ha raddoppiato il numero delle presenze, ma che non guarda più soltanto alle città d’arte in senso classico. Si guarda piuttosto all’entroterra, ai Borghi, con la voglia di scoprirne i prodotti, i modi di vivere. Ed è per questo che il turismo oggi non può essere separato dai prodotti di eccellenza siciliana, come il vino. Abbiamo appena siglato il progetto “Le terre del gusto”, in sinergia con l’assessorato all’agricoltura affinché sui nostri siti turistici vengano raccontati e degustati i migliori prodotti di Sicilia”.

Soddisfatto dei primi risultati raggiunti anche Bandiera: “Per anni abbiamo assistito ad una pericolosa emorragia degli ettari vitati. Oggi siamo arrivati ad oltre 97 mila ettari. E ci viene riconosciuto un primato sull’agricoltura biologica. La Doc Sicilia ha registrato una crescita del più 173 per cento per il vino imbottigliato. E non va tralasciata l’importanza del nostro olio, che qui è presente negli spazi del SolAgrifood, con 27 aziende che portano a Verona gli oli dell’ultimo racconto. L’effetto positivo raggiunto dal vino si propaghi anche sugli altri prodotti agricoli siciliani”.

Alla conferenza stampa anche Stevie Kim brand manager di Vinitaly International e fondatrice di Vinitaly Accademy che ha ricordato la notevole presenza dei vini siciliani nei tasting dei vini italiani. Il suo team è già formato da 204 ambasciatori certificati di vino italiano nel mondo. Fanno un bel lavoro di promozione, ma Stevie raccomanda due cose:

“L’inglese per chi accoglie in cantina, il racconto dei propri vini e la possibilità di facilitare i turisti e i winelover che vogliono visitare e raggiungere, senza stress, la Sicilia del vino”.

Alla conferenza presenti anche Andrea Farinetti, figlio del patron di Eataly Oscar Farinetti, che di recente ha investito sull’Etna, e i presidenti delle associazioni di produttori: il presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia, Antonio Rallo, il presidente di Assovini, Alessio Planeta, il presidente del Consorzio di Tutela Vini Doc Etna, Antonio Benanti e il presidente di Providi e Vitesi, Leonardo Agueci.

Al termine della conferenza, una degustazione con i dolci e i panettoni della famiglia Fiasconaro, di Castelbuono in provincia Palermo e le bollicine “Finché venga” Rosè Metodo Classico da uve Nocera di Cambria.

Francesca Landolina (www.cronachedigusto.it)

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