Volontariato e reinserimento minori autori di reati / Firmato protocollo tra Caritas Catania e Ussm

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Zimbili, Galvano, Montalto e Pappalardo

Consentire ai giovani minori autori di reato, come misura alternativa alla detenzione o alla sospensione del processo con messa alla prova, di effettuare attività riparative a favore della collettività tramite la realizzazione di prestazioni di lavoro gratuito e volontario per finalità sociali nei confronti di persone con molteplici fragilità. Si sintetizza in questi termini – spiega una nota stampa- il protocollo d’intesa firmato dalla direttrice dell’Ussm (https://www.michelucci.it/pagine/allegati/IPM/USMMIta.htm) dott.ssa Roberta Montalto, e dal direttore della Caritas Diocesana, don Piero Galvano. Protocollo che consolida una collaborazione ormai attiva da diversi anni.

Reinserimento dei minori in carico all’Ussm

Un impegno che l’organismo pastorale della carità dell’Arcidiocesi di Catania concretizzerà nell’ambito della promozione umana, inserendo i giovani in carico all’Ussm di Catania. E opportunamente segnalati in un contesto che il direttore intende realizzare anche attraverso “la costituzione di una rete di risorse che possano accogliere e allo stesso tempo sensibilizzare la comunità locale rispetto al sostegno e al reinserimento. Ciò anche ai fini di auspicare, alla fine dell’iter processuale, l’avvio di un percorso come volontario permanente”. Per don Galvano l’attività della Caritas, nell’ambito del protocollo, si svilupperà su diversi livelli. “Vogliamo supportare e coinvolgere l’intero nucleo familiare al fine di superare le situazioni di difficoltà. E mettendo a disposizione le risorse educative, lavorative e di sostegno materiale”.firma protocollo reinserimento minori

Reinserimento dei minori nelle strutture individuate dalla Caritas

Stimolare e facilitare la rielaborazione degli atti illegittimi tramite lo svolgimento di attività di volontariato. E favorire l’integrazione socio-familiare e scelte cooperative e solidaristiche. Queste sono tra le finalità dell’Ussm che “effettuerà una capillare opera di sensibilizzazione – spiega la direttrice. E si curerà di preparare e accompagnare l’inserimento del soggetto nella struttura individuata dalla Caritas”. “Un percorso – conclude – che ci auguriamo possa costruire al contempo una maggiore consapevolezza nei confronti della società”.
I minori, previo confronto con i referenti, presteranno il loro servizio nelle varie attività della Caritas Diocesana. Cioè mensa sociale, supporto bagno, doccia e guardaroba, prima accoglienza per senza dimora e famiglie e singoli bisognosi.

 

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