Zafferana in festa 1 / La devozione alla Madonna della Provvidenza ha radici antiche e forti. La festa patronale fino al 16 agosto

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Dai  documenti consultati risulta che dai tempi del Priorato di San Giacomo, intorno all’anno 1380, il patrono dell’attuale territorio di Zafferana, allora sotto la giurisdizione parrocchiale di Trecastagni, era San Giacomo, che veniva festeggiato il 25 luglio nell’allora ricchissima zona agricola del Piano dell’Acqua, dove fra l’altro si svolgeva una fiera dedicata proprio a San Giacomo.festa Zafferana ridotta
Successivamente, nel corso dei secoli, la Comunità che viveva nella zona, prima ancora di diventare parrocchia, cambiò il proprio Patrono scegliendo, non a caso, la Vergine della Provvidenza: a chi, se non alla Divina Provvidenza, poteva rivolgersi la popolazione periodicamente sottoposta alle paure e alle preoccupazioni delle continue colate laviche?

Fino al 1747 la festa patronale si svolgeva in forma strettamente privata senza alcuna manifestazione esterna, la seconda domenica di ottobre, che coincideva con la fine della vendemmia, e quindi rappresentava una forma di ringraziamento alla Vergine Maria.
E nondimeno dopo quella data, la gente del luogo fece richiesta al Vescovo affinché venisse autorizzato lo svolgimento della festa in maniera solenne ed esterna. Richiesta che venne accolta con gioia e fu stabilito che la festa patronale si dovesse svolgere la terza domenica di settembre, data che restò immutata fino all’agosto del 1792 quando una terribile eruzione dell’Etna arrivò a minacciare seriamente il borgo di Zafferana, che stava all’epoca sviluppandosi. Fu allora che il popolo pensò bene di portare in pellegrinaggio votivo il simulacro di Maria Santissima della Provvidenza alle porte del paese dove la colata lavica  si fermò, ai piedi della statua della Madonna Della Provvidenza e nel 1861 fu eretta un’edicola votiva per ricordare il miracolo.
Nel 1992 un’altra eruzione dell’Etna minacciò Zafferana e ancora una volta la gente del centro etneo pensò di portare in pellegrinaggio la statua della Madonna della Provvidenza  fino a Piano dell’Acqua, dove si fermò la colata lavica e, per ringraziare del miracolo avvenuto, nel novembre del 1994 fu costruita un’edicola votiva.
Il primo sabato di giugno di ogni anno, la gente si reca in preghiera per ringraziare la Vergine per aver salvato il paese.
Ecco l’inno che, fino al 1950, veniva cantato all’uscita del fercolo: versi scritti da Alfio Barbagallo, le cui parole esprimono il forte legame fra la gente di Zafferana e la Vergine Maria: “ Dalle nostre colline, dal piano, /nel rigoglio di verdi vigneti,/dalle forre del nostro vulcano /s’alza un inno giocondo d’amor./ Zafferana recinta di raggi, / tutta adorna di serti e di fior, / pieno il cor de la fede dei saggi / si prosterna alla Madre del Ciel /Vergine Santa, che guardate dalle serene altezze,/quest’oscura valle, le nostre /preci piacciavi benigna di ascoltar./ E alla follia di tutti i peccatori /che ai Vostri piè depone i propri errori, / se vi domanda pace, pace scendete a dar./ Su, fratelli, cantiamo la gloria / della nostra graziosa Patrona: / ogni stella che in ciel s’incorona /ci ricorda una Santa Vittoria./ Ella accoglie ogni nostro desio, / ci difende l’invitta Potenza, / a  noi manda la Sua Provvidenza/Benedetta al trono di Dio”.
I solenni festeggiamenti in onore della Patrona di Zafferana Etnea, Santa Maria della Provvidenza, si svolgeranno fino al 16 Agosto 2016.

Giuseppe Russo

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