La Sala consiliare del Comune di Zafferana Etnea ha ospitato l’incontro tecnico-formativo sul tema “Apicoltura ed inquinamento ambientale” organizzato dall’Ordine dei dottori Agronomi e dottori Forestali della Provincia di Catania, dall’Associazione Provinciale Apicoltori Catanese (A.P.A.C.) e dal Comune di Zafferana Etnea.
L’evento – informa una nota stampa del Comune – ha fatto registrare la partecipazione di una vasta platea di oltre 100 fra apicoltori, agronomi ed addetti al settore che hanno seguito con interesse le relazioni dei relatori che si sono avvicendati.
In apertura, Graziella Torrisi, assessore alle Politiche del lavoro del Comune di Zafferana Etnea, ha sottolineato l’importanza che rivestono la tutela dell’agricoltura e dell’ambiente, cardini su cui si deve fondare una buona Amministrazione.
A seguire, l’intervento del dott. Giuseppe Occhipinti, presidente dell’Ordine dei dottori Agronomi e dottori Forestali della Provincia di Catania, che ha messo in evidenza l’azione che l’Ordine sta svolgendo in questo periodo a sostegno di tutti i comparti agricoli, fra cui anche l’apicoltura, che hanno subito danni nel corso dei recenti eventi alluvionali verificatisi in Sicilia.
Il dott. Fabio Marino, consigliere dell’Ordine dei dottori Agronomi e dottori Forestali della Provincia di Catania nonchè presidente dell’A.P.A.C., ha quindi posto l’accento sull’importanza dell’apicoltura come attività con forte valenza ambientale e sul carattere innovativo di questo incontro, per l’argomento trattato e anche perché realizzato in sinergia fra un Ordine professionale ed una Associazione di apicoltori.
“Effetti dell’inquinamento ambientale sull’Ape Mellifera e sui suoi prodotti” è stato l’argomento della relazione della prof.ssa Gaetana Mazzeo del Dipartimento Agricoltura, Alimentazione ed Ambiente dell’Università degli Studi di Catania, un intervento complesso ed appassionato che, partendo dalla biologia dell’insetto, ha descritto i possibili fattori di inquinamento e come questi influenzino l’attività delle api ed i prodotti dell’alveare.
Di rilievo indubbio anche la relazione del dott. Francesco La Mancusa, Dirigente responsabile della U.O.C. di Sanità Animale dell’ASP di Catania che si è soffermato su “Il fenomeno moria e spopolamento degli alveari in Italia” illustrando alcuni dati territoriali rilevati dal censimento in Banca Dati Apistica Nazionale e descrivendo alcune funzioni presenti nell’Anagrafe Apistica che pongono in evidenza le potenzialità che può avere questo strumento anche nella gestione delle emergenze a carattere sanitario.
La relazione finale è stata quella della dott.ssa Anna Di Natale dell’Osservatorio per le malattie delle piante di Acireale, incentrata sul “Piano di Azione Nazionale per l’uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (PAN)” che si è occupata delle finalità dei metodi di produzione biologica ed integrata ed ha evidenziato i punti in cui all’interno del Piano sono previste norme a tutela delle api, degli insetti pronubi e della biodiversità in genere.
Al termine della varie relazioni – conclude la nota – si è svolto un interessante dibattito, moderato dal dott. Fabio Marino, che ha, tra l’altro, alimentato l’esigenza della creazione di un coordinamento fra i soggetti preposti (Servizi veterinari, Osservatorio per le malattie delle piante, Associazioni di apicoltori, Professionisti), auspicando la realizzazione di un protocollo comune di intervento, al fine di garantire e tutelare gli apicoltori nei casi in cui si dovessero verificare morie sospette da avvelenamento.